di Vincenza Mei
Sabato 16 ottobre prende il via l’evento internazionale Colori giapponesi, rassegna ideata dal critico d’arte e scrittore, Pasquale Di Matteo, con il contributo della Dott.ssa Chie Yoshioka, titolare della galleria giapponese Chie Art Gallery, in centro Milano, a dieci minuti a piedi dal Duomo.
Incontro il critico in galleria alle undici e gli chiedo di fare una panoramica dell’evento.
«Ho fortemente voluto questo evento per due motivi fondamentali: credo che ci siano molti artisti italiani pronti al grande pubblico straniero e, in quanto referente per l’Italia di importanti associazioni culturali giapponesi, conosco il mercato nipponico. Così come in Italia esiste una nicchia di appassionati di cultura dell’estremo oriente, in Giappone ci sono amanti della cultura italiana, anche contemporanea.
Ovviamente, in Giappone sono particolarmente legati a stili, temi e tecniche che in Italia non trovano spazio da tempo: per esempio, adorano le opere realizzate a matita, sia a carboncino, sia a matite colorate, le incisioni, così come amano animali, soprattutto domestici, e fiori.








Il realismo con cui gli artisti giapponesi immortalano spesso paesaggi è più una dottrina di fede che uno stile, poiché in Giappone la natura è vista come una divinità.
Infine, sono colpiti dall’informale.
Ecco perché, per l’occasione ho cercato artisti particolari, sia quanto a espressività, sia con un occhio al mercato giapponese.
Alla fine, per una volta ho sforato il limite massimo di venti artisti, che caratterizza ogni mio evento, ma di una sola unità. Non mi sembrava giusto lasciar fuori qualcuno, visto il grande successo che ha avuto l’evento e, ne sono certo, continuerà ad avere per diverse settimane.»
Vincenza Mei: «So che la mostra non è la classica esposizione con un inizio e una fine, ma c’è una sorpresa. Ce ne vuoi parlare?»
«Sì. Ciascun artista espone un’opera, o due se all’interno del metro quadro. La mostra parte oggi e si concluderà sabato prossimo. Ma sarà solo l’inizio del secondo atto dell’evento. Infatti, dalla settimana successiva a questa mostra fisica, realizzerò un video per ciascuno dei ventuno protagonisti, in cui partirò criticando l’opera in galleria, poi sviscererò l’espressione artistica montando frame di altre opere in ambientazioni della mia galleria virtuale, Soulharmony Gallery. Ogni video avrà i sottotitoli in lingua giapponese, in modo da veicolarli in Giappone attraverso i miei canali e quelli della Dott.ssa Yoshioka. Un’occasione più unica che rara. Inoltre, come al solito, durante la settimana di mostra in galleria, presenterò tutti gli artisti con brevi recensioni attraverso i Social.»
Insomma, un evento di spessore a Milano, in una galleria legata a doppio filo con il Giappone.
Il vernissage dell’evento si terrà martedì 19 ottobre 2021, alle 18.00, in Chie Art Gallery, viale Premuda 27, Milano.
Per chi non fosse pratico, dal Duomo, proseguire a piedi verso San Babila. Arrivati alla chiesa dalla facciata a mattoni, imboccare Corso Monforte e percorrerne tutti i novecento metri circa, fino a viale Premuda. Svoltare a destra. La galleria si trova dopo trenta metri.
Oppure, prendere il tram in Duomo che procede verso Stazione Centrale e scendere in viale Premuda, proprio di fronte alla galleria.