La Forza delle Donne, Storia, Arte, Cultura è un evento per celebrare il mondo della donna.
Diritti, legislazione emancipazione, ma anche valori familiari, focolare, spesso persino infermiere. Le donne sono questo e molto altro. Le fondamenta di ogni famiglia, il punto di collegamento tra i bambini e la scuola, tra gli anziani e le strutture ricettive.
Evento che inizialmente si sarebbe dovuto tenere presso la sede italiana del Parlamento europeo, in via IV novembre a Roma, ma che dopo la cancellazione della data prevista, il 6 marzo 2020, e la perpetua chiusura al pubblico della struttura, nonostante le tante settimane di zona bianca nel Lazio e in tutta Italia e l’incapacità dell’organizzazione di trovare soluzioni espositive diverse in tutti questi mesi, è stato spostato dall’ente selezionatore, nonché dall’autore del progetto, presso la Sallustiana Art Today Gallery, di fronte all’ambasciata degli Stati Uniti d’America.
Inoltre, l’evento non durerà solo tre ore, come inizialmente concepito, ma ben due settimane durante le quali tredici artiste esporranno tre opere a testa suddivise in due gruppi distinti, una settimana ciascuno, con due vernissage. Dal 20 settembre al 2 ottobre 2021.
Una delle protagoniste sarà Barbara Marchi, che esporrà tre sue opere nella prima settimana di mostra, dal 20 al 26 settembre.
Barbara Marchi è un’artista accademica che mette la tecnica e le conoscenze acquisite al servizio di una creatività vivace e animata da un profondo spirito critico.





Le sue opere, anche quando affrontano in maniera cruenta tematiche più forti, presentano soluzioni cromatiche d grande impatto estetico.
Particolarmente attenta alle dinamiche del mondo femminile, l’artista tratta di emancipazione, di emarginazione, ma anche di vicissitudini che generano tormenti.
Bocche cucite, soggetti disperati, cuori che sanguinano… Barbara Marchi scava nel profondo, attraversa lo strato apicale delle situazioni, per giungere all’essenza.



I suoi colori sono vivaci e le tele si caratterizzano per un forte senso della materia, espediente grazie al quale l’artista permette all’osservatore di sentirsi proiettato nelle sue opere.
Barbara Marchi è maestra di astrattismo emozionale con cui sviscera il proprio tempo, grazie a uno stile unico e riconoscibile, trattando temi che trascendono la banalità di oggi, la stigmatizzano, accendendo i riflettori sulle contraddizioni del vivere quotidiano, del progresso esasperato, della tecnologia a ogni costo.
Una filosofa del suo tempo che narra della società in cui vive con puntuale acume, con particolare attenzione ai sentimenti, alle emozioni e alle relazioni umane, motivo per cui l’ho selezionata tra le protagoniste di questo fantastico evento.